28 novembre 2006

33. PAROLE E AZIONI CHIAVE … PALABRAS Y ACCIONES CLAVE … KEY WORDS AND ACTIONS

















Visione bioetica: dall'ancestrale al moderno!¡Visión bioética: de lo ancestral a lo moderno!!A bioethical vision: from the ancestral to the modern view!






Una visione globale della Coca, nella Bolivia attuale,
potrebbe avere le seguenti caratteristiche, teoriche e pratiche:

COSMOVISIONE ANDINA:
dalla sacralità ancestrale,
superando la rottura per l’isolamento della cocaina,
verso la ricomposizione armonica,
culturalmente rispettosa e modernamente accettabile.

PROMOZIONE DELLA TRADIZIONE:
l’uso tradizionale “aculliku”
i rituali con la Coca

CAMPAGNA NAZIONALE:
“rivalorizzazione”, con teoria e pratica,
verso l’uso quotidiano di prodotti con Coca

INDUSTRIALIZZAZIONE (=Elaborazione prodotti):
per la salute quotidiana (cibo e cosmetici artigianali)
per il mercato nazionale
per i mercati internazionali

LA COCA “CHAKARUNA” (“ponte”):
spazi di dialogo interculturale,
tra tutti i molteplici componenti, etnici e sociali, di Bolivia;
la Coca per il dialogo internazionale

“ACCOGLIENZA INTERNAZIONALE DELLA COCA”:
la Coca si affermerà in tutto il mondo, da sola,
supererà le restrizioni internazionali,
grazie alle prove inconfutabili del suo uso, ancestrale e moderno,
fonte di benessere e ricchezza lecita,
per TUTTI !







Una visión global de la Coca, en la Bolivia de hoy,
podría quizás tener estas características:

COSMOVISIÓN ANDINA:
desde lo sagrado ancestral,
superando la ruptura por el aislamiento de la cocaína,
hacia la recomposición armónica,
culturalmente respetuosa y modernamente aceptable.

PROMOCIÓN DE LO TRADICIONAL:
el “aculliku”
los rituales con Coca

CAMPAÑA NACIONAL
"revalorización", teórica y práctica,
hacia el uso diario de los productos con Coca

INDUSTRIALIZACIÓN (=Elaboración productos):
para la salud diaria (comida y cosméticos caseros)
para el mercado nacional
para los mercados internacionales

COCA “CHAKARUNA” (“puente”):
espacios de diálogo intercultural,
entre todas las múltiples componentes, étnicas y sociales, de Bolivia;
la Coca para diálogo internacional

“ACEPTACIÓN INTERNACIONAL DE LA COCA”:
la Coca se afirmará en todo el mundo, por sí misma,
saldrá de las restricciones internacionales,
por las pruebas contundentes de su uso, ancestral y moderno,
fuente de bienestar y riqueza lícita,
¡para TODOS!







An overview of Coca, in the actual Bolivia,
could probably be the following:

ANDEAN COSMOVISION:
from the sacred ancestral value,
overcoming the ruptura due to the isolation of cocaine,
towards the composition of the harmony,
culturally respectful and by modernity acceptable.

PROMOTION OF TRADITIONS:
the traditional use “aculliku”
the rituals with Coca

NATIONAL CAMPAIGN
“revalorization”, with theory and practics,
towards the daily use of products with Coca

INDUSTRIALIZATION (=Products):
for the daily health (homemade food and cosmetics)
for the national market
for the international markets

COCA “CHAKARUNA” (“a bridge”):
spaces for intercultural dialogue,
among all the different components,
the ethnical and the social ones, of Bolivia;
Coca for an international dialogue

“INTERNACIONAL ACCEPTATION OF COCA”:
Coca will make Herself welcome all over the world,
overcoming the international restrictions,
because of the unbreakable proves of her ancestral and modern use,
a source of welfare and legal richness,
for ALL !






27 novembre 2006

32. LA COCA SI MANGIA, NON SI DISTRUGGE … LA COCA SE COME, NO SE QUEMA … COCA AS FOOD, NOT TO BE DESTROYED …





L'incontro con la Coca delle Ande in Bolivia mi ha insegnato che l'ambito della Cosmovisione è imprescindibile, per l'ubicazione e dignità della Coca sacra; da qualunque punto di vista, la Coca è un'entità sacra, protagonista della storia e della vita della sua gente.

La scoperta scientifica dell'alcaloide cocaina (metil estere di benzoil ecgonina), a Göttingen, Germania, 1860, da parte di Albert Niemann, fu apprezzata per le proprietà di anestetico locale dell'alcaloide, che come tale, entrò nella storia della medicina chimica.
Indubbiamente, dall'ottica andina, non si trattò di un fatto positivo, ma piuttosto una patente rottura e violazione della Cosmovisione, dalla quale solo poteva scaturire l'ondata di maledizione che continua a piovere sull'umanità.

La Coca è stata fonte di salute, energia, benessere e sviluppo individuale e sociale fino a quando è stata rispettata e venerata nella sua dignità sacra … Nel sottoporla alla rottura della sua Cosmovisione ancestrale, si sono aperti i sentieri maledetti, dai quali pare così difficile ritirarsi, per riprendere il buon senso comune e incamminarsi sulle orme sacre e piene di speranza della Coca ancestrale.

“Erradicazione, razionalizzazione, pressioni straniere contri di “Lei” … lobbies internazionali per ridurla a livello di qualunque pianta-droga (marihuana, oppio, etc) …industrializzazione privata con puro fine di lucro, al di fuori della Cosmovisione, che rappresenta il bene di tutta la popolazione e di tutti i popoli” …tutte queste azioni sono un attentato continuo, crudele e doloroso di rottura della Cosmovisione, che impediscono alla Coca esercitare il suo potere sacro, spargendo doni sulla sua gente …

Ogni foglia di Coca “maltrattata” è una benedizione perduta … è un'opportunità mal spesa, lungo il cammino dello sviluppo del popolo andino, che rappresenta tutti … indigeni, meticci, stranieri identificati con la Cosmovisione … campesinos e imprenditori … donne e uomini … giovani e anziani … TUTTI!!!!!!!
Specialmente in Bolivia … oggi … la Coca ha la sua culla ancestrale e … piena di promesse!!! …
E solo la Coca sacra può tornare ad essere la "chakaruna", il ponte tra tutti i settori e le diversità del Pianeta …
Indubbiamente “Lei" non può agire … perchè si continua a rompere l'armonia universale della Cosmovisione …

E' indispensabile ed urgente “ricomporre la Cosmovisione”, promuovendo in tutto il Paese i rituali ancestrali … "aculliku" (uso tradizionale) e offerte alla "Pachamama" (Madre Terra) … dando l'esempio dall'alto … nelle sedute del Gabinetto, del Parlamento e Senato, del Consiglio dei Ministri, nell'accoglienza alle autorità straniere … negli incontri con la gente … la Coca deve essere lì!!! … e benedire i passi dello sviluppo … lanciando ponti di dialogo … senza pressioni da nessuna parte …

Così pure è indispensabile proteggere la Coca dagli attacchi che le vengono da una politica internazionale ingiusta e deviata …

Il modo che ho imparato da “Lei” stessa è proteggerla con le sue "risorse sorelle", come cereali andini, grano, mais, cioccolato, formaggio … etc … per preparare piatti della dieta quotidiana … prodotti nutritivi … medicine naturali … cosmetici sani …
Quando la Coca, macinata in farina, è mescolata e cucinata nei piatti quotidiani e nei prodotti naturali, non si può più separare la Coca, per uso illegale; inoltre l'alcaloide naturale cocaina è sensibile alla temperatura e, al momento di cucinare i prodotti, un'elevata percentuale si perde. Ciò che rimane nei prodotti sono tracce minime che sono idrolizzate e metabolizzate dalla saliva e dai succhi digestivi ed enzimi del corpo umano.
E' comprovato da 5000 anni di uso tradizionale andino della Coca – da 15 anni io la uso quotidianamente, in modo tradizionale e naturale nella mia dieta – il suo effetto assolutamente benefico sull'organismo umano, senza nessuna possibilità di dipendenza.
L'alcaloide naturale cocaina diventa additivo, solo se si mescola con sostanze chimiche e si introduce nel corpo umano per vie artifíciali …
Quindi l'elaborazione della Coca con altre risorse naturali, in un'infinità possibile di prodotti, è la strategia più efficace nella lotta contra la manipolazione artificiale della Coca.

La Coca esiste come patrimonio della cultura e della biodiversità …
Ogni foglia di Coca è sacra!!! … Non esiste Coca eccedentaria … illegale o … maledetta!!! …
C'è solo “Coca delle Ande, sacra e piena di promesse” e … l'alternativa valida alla Coca … è la Coca!!!!!!
Si tratta di sostituire l'uso illegale con l'uso naturale nell'alimentazione, la medicina e l'economia legale.
E' certo che bisogna lasciare spazio affinchè la Coca stessa richiami, in modo unitario e sacro il suo popolo … la gente sarà invitata a integrare la Coca (farina di Coca) nella sua alimentazione quotidiana … migliorando così la condizione della nutrizione e la salute dei bimbi, degli adulti e degli anziani.
Non esiste Coca eccedentaria … se si accetta che la Coca sia alimento per la sua gente e per l'umanità!!!!!!!

E' chiaro che si debba mettersi all'opera … per esempio organizzando una campagna nazionale (la Coca sopra tutto deve essere “nazionalizzata”, anche se l'imprenditoria privata potrà collaborare all'industrializzazione, secondo regole dettate dalla Legge), in modo che la Coca ritorni nelle comunità, famiglie, quartieri, case geriatriche, ospedali, collegi, clubs sportivi … così come la Dea che è … e in questo modo offrire evidenza, a coloro che vogliono continuare a rompere la Cosmovisione, che “la Coca alimenta” … perchè complementa la dieta giornaliera insieme alle altre risorse della biodiversità …

Questa è una proposta radicale … però … ¡¡¡verso una Bolivia sovrana e unita intorno alla sua Coca ed alle sue benedizioni!!!

In quanto ai prodotti con Coca per il mercato nazionale ed internazionale, deve esserci "via libera", a tutti i livelli, perchè dai prodotti non si può più ricavare droga … Non c'è legge internazionale sull'esportazione di prodotti con Coca e … “se non c'è legge, non c'è delitto" ("nullum crimen, sine lege")

Durante cinque anni e mezzo anni della mia gestione nel progetto pilota d'industrializzazione della Coca a Cusco, sono stati esportati caramelle, cioccolatini, biscotti in tutto il mondo compreso gli USA …
Sembra che solo la dogana olandese si sia confusa … perchè, dopo aver "liberalizzato tutto” … ora è ritonata in vigore in Olanda l'antica Legge, secondo la quale “si proibisce tutto” e ... in luglio 2006 sono stati confiscati due pacchi con prodotti peruviani, a base di Coca naturale … A tutt'oggi non è stato emesso nessun comunicato o informazione ai committenti, da parte della Dogana olandese, nonostante i prodotti fossero diretti a un'esposizione internazionale sulla cultura latinoamericana, nella città di Milano (15 giugno - 15 agosto 2006).

La strategia più sicura sarebbe l'esportazione della Coca naturale sotto forma di prodotti, perchè anche dalla farina, come dalle foglie, si può elaborare droga, ragion per cui sarebbe più rischioso, dato che ci sono sempre in giro dei furfanti …
I prodotti inoltre hanno valore aggiunto e possono sostenere l'economia …compensando l'eventuale perdita di “aiuti stranieri” … a causa della promozione della Coca …

Non c'è bisogno di insistere tanto– così ho imparato - sulla “depenalizzazione” (che è una pessima definizione, riferita alla Coca … io la definisco “accettazione internazionale della Coca"), perchè, “Lei” stessa si farà valere, quando in Bolivia e nel mondo andino-amazzonico in generale … la si valorizzerà e la si “metterà a frutto” … dalle radici ancestrali alla modernità ... alla Coca alimento!!!
La Coca è "chakaruna" ... "ponte" ...









El encuentro con la Coca de los Andes en Bolivia me enseñó que el marco de la Cosmovisión es lo imprescindible, dentro del cual la Coca sagrada se ubica y se dignifica; desde cualquier punto de vista, la Coca es una entidad sagrada, protagonista de la historia y vida de su gente.

El descubrimiento científico del alcaloide cocaína (metil éster de benzoil ecgonina), en Göttingen, Alemania, 1860, por Albert Niemann, fue apreciado por las propiedades de anestésico local del alcaloide y, como tal, entró en la historia de la medicina química.
Sin embargo, desde la óptica andina, no fue un hecho positivo, más bien una patente ruptura y violación de la Cosmovisión, de la cual se podía esperar la ola de maldición que sigue vertiendo sobre la humanidad.

La Coca ha sido fuente de salud, energía, bienestar y desarrollo individual y social hasta que se ha respetado y reverenciado en su dignidad sagrada … Al someterla a la ruptura de su Cosmovisión ancestral, se abrieron las sendas malditas, de las cuales parece tan difícil retirarse, para recapacitar y enrumbar hacia las huellas sagrada y esperanzadora de la Coca ancestral.

“Erradicación, racionalización, presiones extranjeras en contra de “Ella” … lobbies internacionales para rebajarla al nivel de cualquier planta-droga (marihuana, amapola, ecc) …industrialización privada con puro fin de lucro, fuera del marco de la Cosmovisión, que significa el bien de todo el pueblo y de todos los pueblos” …todas estas acciones son un atentado continuo, cruel y doloroso de ruptura de la Cosmovisión, que impiden a la Coca ejercer su poder sagrado, derramando dones sobre su gente …

Cada hoja de Coca “maltratada” es una bendición perdida … es una oportunidad malgastada, en el camino del desarrollo del pueblo andino, que representa a todos … indígenas, mestizos, extranjeros identificados con la Cosmovisión … campesinos y empresarios … mujeres y hombres … jóvenes y ancianos … ¡¡¡¡¡¡¡ TODOS!!!!!!!
Especialmente en Bolivia … hoy … ¡¡¡la Coca tiene su cuna ancestral y … promisoria!!! …
Y …. sólo la Coca sagrada puede volver a ser la "chakaruna", el puente entre todos los sectores y las diversidades del Planeta …
Sin embargo “Ella" no puede actuar … porque se sigue rompiendo la armonía universal de la Cosmovisión …

Es preciso y urgente “recomponer la Cosmovisión” … promoviendo en todo el País los rituales ancestrales … aculliku y pagos a la Pachamama … dando el ejemplo desde arriba … en las sesiones del Gabinete, de las Cámaras, del Consejo de Ministros, en la recepción de autoridades extranjeras … en los encuentros con la gente … ¡¡¡la Coca tiene que estar ahí!!! … y bendecir los pasos del desarrollo … lanzando puentes de diálogo … sin presiones de ningún lado …

Asimismo es preciso proteger a la Coca de los ataques que le caen de una política internacional injusta y desviada …

La manera que aprendí de “Ella” misma es ampararla con sus "recursos hermanos", como cereales andinos, trigo, maíz, chocolate, queso … ecc … para elaborar platos de la dieta diaria … productos nutritivos … medicinas naturales … cosméticos sanos …
Una vez que la Coca, molida en harina, es mezclada y cocinada en los platos diarios y en los productos naturales, ya no se puede separar la Coca, para uso ilícito; además el alcaloide natural cocaína es sensible a la temperatura y, al cocinar los productos, un elevado porcentaje se pierde. Lo que queda en los productos son trazas mínimas que acaban hidrolizadas y metabolizadas por la saliva y los jugos digestivos y encimas del cuerpo humano.
Está comprobado durante 5000 años de uso tradicional andino de la Coca – yo llevo 15 años de uso cotidiano de la Coca tradicional y natural en mi dieta – su efecto absolutamente benéfico sobre el organismo humano, sin ninguna posibilidad de dependencia.
El alcaloide natural cocaína se vuelve adictivo, sólo si es mezclado con precursores químicos e introducido al cuerpo por vías artifíciales …
Entonces la elaboración de la Coca con otros recursos naturales, en un sinnúmero posible de productos, es la medida más eficaz para luchar contra la manipulación artificial de la Coca.

La Coca existe como patrimonio de la cultura y de la biodiversidad …
¡¡¡Cada hoja es sagrada!!! … ¡¡¡No hay Coca excedentaria … ilegal o … maldita!!! …
Sólo hay “Coca sagrada y promisoria de los Andes” y … el alternativa válida a la Coca … ¡¡¡¡¡¡¡ es la Coca!!!!!!
Se trata de remplazar el uso ilícito con el uso natural en la alimentación, la medicina y la economía lícita.
Es cierto que hay que dejar espacio para que la Coca misma haga un llamado unitario y sagrado a su pueblo … la gente estará invitada a integrar Coca (harina de Coca) en su alimentación diaria y … así mejorar el estado de nutrición y salud de pequeños, adultos y ancianos.
¡¡¡No hay Coca excedentaria … si se acepta que la Coca alimente a su gente y a la humanidad!!!!!!!

Claro que hay que echar mano a la obra … como armar una campaña nacional (la Coca por arriba de todo debe estar “nacionalizada”, aunque la empresa privada podrá colaborar en la industrialización, según reglas dictadas por la Ley), para que la Coca vuelva a entrar en las comunidades, familias, barrios, asilos, hospitales, colegios, clubes deportivos … como la Diosa que es … y así tener prueba, para quienes quieren seguir violando la Cosmovisión, que “la Coca alimenta” … porque integra la dieta diaria junto con los demás recursos de la biodiversidad …

Este es un planteamiento radical … pero … ¡¡¡hacia una Bolivia soberana y unida alrededor de su Coca y de sus bendiciones!!!

En cuanto a los productos con Coca para mercado nacional e internacional, debe haber "luz verde", a todo nivel, porque de los productos ya no se puede hacer droga … No hay ley internacional sobre exportación de productos con Coca y … “si no hay ley, no hay crimen” ("nullum crimen, sine lege")

Durante cinco años y medio de mi gestión en al proyecto piloto de industrialización de la Coca en el Cusco, se han exportado toffees, chocolates, galletas a todo el mundo incluido EEUU …
Parece que sólo Aduana de Holanda se ha despistado … porque luego de “liberalizar todo” … ahora ha vuelto en Holanda la antigua Ley, por lo cual “se prohibe todo” y en julio 2006 fueron retenidos dos paquetes con productos peruanos, elaborados con Coca natural … Hasta ahora no hay ninguna novedad, a pesar de que los paquetes iban para una Exposición internacional sobre la cultura latinoamericana en Milán - Italia (15 de Junio - 15 de Agosto 2006).

Lo más seguro sería exportar Coca natural en forma de productos, porque desde la harina de Coca, como desde las hojas, se puede sacar droga, por lo cual sería más arriesgado, dado que siempre hay por ahí algún “malpensado” …
Los productos además tienen un valor económico agregado y pueden sostener la economía …compensando la eventual perdida de “ayuda externa” … por promover la Coca …

No hace falta – he aprendido - hacer tanto hincapié en la “despenalización” (que es una pésima definición, referido a la Coca … yo la llamo “aceptación internacional de la Coca”), porque por sí misma “Ella” se hará valer, cuando en Bolivia y en el mundo andino-amazónico en general … se le valorará y “aprovechará” … ¡¡¡desde lo ancestral a lo moderno ... al alimento!!!
La Coca es "chakaruna" ... "puente" ...










My meeting with the Coca of the Andes in Bolivia told me that the frame of Cosmovision is the most essential, where the sacred Coca sets her place and dignity; from any point of view, Coca is a sacred entity, a protagonist of the history and life of her people.

The scientific discovery of the alcaloid cocaine (metil esther of benzoyl ecgonine), in Göttingen, Germany, 1860, by Albert Niemann, was appreciated because of its propierties as a local anesthaetic and, as that, it entered the history of the chemical medicine.
Undoutebly, from the andean optic, it was nothing positive, but a sharp rupture of the Cosmovision, from which only the nemesis falling over the mankind nowaday could be expected.

Coca has been a source of health, energy, welfare and development, both individual and social, till She was respected and worshipped for her sacred dignity … When "She" was submitted to the rupture of the andean Cosmovision, the paths of the nemesis opened up, from where it seems so difficult to step back, in order to recover the common sense and make our way again on the sacred and hopeful way of the ancestral Coca.

“Erradication, rationalization, foreign pressures against "Her" … international lobbies to lower "Her" down to the level of any drug-plant (marihuana, amapola, etc) … private profit-oriented, out of the frame of the Cosmovision, which means the welfare of all the people and all the peoples” …all these actions are as a continous, cruel and painful atteint of rupture of the Cosmovision, impeding Coca in spreading her sacred power, pouring her blessings over her people …

Each Coca leaf “badly treated” is a missed blessing … it's a lost opportunity, on the way of the andean development for all the people … natives, foreigners identified with the Cosmovisión … peasants and business men … women and men … young and elderly people … !!!!!!! ALL!!!!!!!
Mainly in the today Bolivia … !!!Coca finds her cradle, ancestral and … full of promises!!! …
And …. only the sacred Coca can become again the "chakaruna", the bridge among all the region and diversity of the Planet …
Undoubtebly "She" cannot take action … because the universal harmony of the Cosmovision … keeps being broken down ...

It is mandatory and urgent “to re-establish the Cosmovision” … promoting all over the Country the ancestral rituals … as "aculliku" and offers to Pachamama … giving the example from above … in all the sessions of the National Government, in the reception of the foreign authorities … in the meetings with the population … !Coca must be there!!! … to bless all the steps of development … building bridges of dialogue … without any pressure from nowhere …

From the same point of view it is mandatory to protect Coca from any attack- falling on "Her" from an uncorrect and deviated international policy …
The way I learnt from "Herself" … is to protect "Her" with her "sisters resources" … as the andean cereals, wheat, maize, chocolate, cheese … etc … to prepare a variety of daily plates … and different nutritional productos … natural medicines and cosmetics …
When Coca, turned into flour, is mixed and cooked in the daily plates and the natural products, "She" cannot be separated for illegal purposes; and the natural alcaloid cocaine cannot resist the high temperature; so, when the products with Coca are cooked, an high percentage is lost. The minor traces of cocaine remaining in the products end up hidrolized and metabolized by saliva and the digestive juices of the human body.
It has been proved, during the 5000 years of traditional use of Coca – I have already 15 years of daily of traditional and natural Coca in my diet – her absolutely beneficial effect on the human body, without any possibility of addiction.
The natural alcaloid cocaine becomes addictive, only when it is mixed with chemicals and introduced into the human body by artifícial ways …
Therefore the preparation of Coca with other natural resources into a great possible variety of products is the most effective strategy to fight against the artificial manipulation of Coca.

Coca exists as a patrimony of culture and biodiversity …
!!! Each leaf is sacred!!! … !!!There is no "surplus" Coca … illegal or … damned!!! …
There is only “sacred and promises full andean Coca” and … the effective alternative to Coca … !!!!!! is Coca!!!!!!
It is a matter of replacing the illegal use with the natural one in aliments, medicines and legal economy.
Of course some actions are required, as making space for Coca "Herself" to made a unity and sacred call to her people … they will be invited to welcome Coca (flour of Coca) into their daily diet and … in so doing, improve the nutritional and health condition of children, adult and elderly people.
!!!There is no "surplus" Coca … if it is accepted that Coca can feed her people and mankind!!!!!!

Of course the right actions are a must … like building up a national campaignl (Coca above all must be "nationalized”, allowing anyhow the private industry to share the industrialization, according to the rules dictated by the Law), in order to introduce Coca again into the communities, families, quarters, elderly people homes, hospitals, schools, clubs of sport … as the "Goddess" She is … and so make proof, for whom keep breaking the Cosmovision, that “Coca feeds” … because "She" complements the daily diet together with all the other resources of the biodiversity …

This is a radical proposal … but … !!!towards a sovereign Bolivia, united together with Coca and her blessings!!!

About the products with Coca for the national and international markets, the green light is a must, at any level, because from the products drugs cannot be made … There is no international law about export of products with Coca and… “if there is no law, there is no crime” ("nullum crimen, sine lege").

During the five and half years of my management in the pilot project for industrialization of Coca in Cusco, toffees, chocolates, cookies have been exported all over the world, including USA ...
It seems that onlu the dutch customs got confused … because after the "unlimited liberalization" … now the ancient law is back in Holland, so that "everything is forbidden", and that's why in july 2006 two packs with peruvian products with Coca have been confiscated … So far there are no news about, despite the packs were adressed to an international Expo about the latinamerican culture in Milan - Italy, (15th June to 15 August 2006).

The best will be to export Coca as products, because also from the Coca flour, as from the leaves, drugs can me made, and so it will be risky, being always around individuals with strange actitudes …
The products have also an added economic value … and could help to compensate the loss of "foreign aid" … for promoting Coca …

It is useless – as I learnt - to emphazise so much "the despenalization" (which is a very bad way to refer to Coca … I mention it as “the international acceptation of Coca …”), because by Herself, “She" will be valued, when in Bolivia and all over in the andean-amazon world … "She" will be valued and "positively used” … !!!from the ancestral to the modern ... to aliment!!!


Coca is "chakaruna" ... "a bridge"

16 novembre 2006

31. COMMENTO A ... COMENTARIO A ... COMMENT ABOUT ... "LA PRENSA", 15 NOV 2006










Le droghe … legali … illegali … e naturali (piante-droga) in tutto il mondo sono diventate un tema conflittivo e molto agitato … Opinioni a favore e contro, dalle diverse ottiche del Nord e del Sud … buttano legna sul fuoco di un dibattito che non sembra trovare via d’uscita dal suo tunnel …

Tuttavia, con il dovuto rispetto verso tutto ciò che vive e che può essere fonte di gioia o di dolore, di felicità o d’infelicità, secondo la mia esperienza, pagata sulla mia pelle, esperienza personale, umana, sociale, medica e política, la Coca verde delle Ande si colloca in un contesto totalmente suo …”unico, magico, sacro … di grandi promesse e speranze”.

“Leri stessa” apre i suoi sentieri, porta in sè le sue soluzioni … è pronta a spargere le sue benedizioni, non appena si esauriscano le atrocità crudeli che si perpetrano contro di Lei da decenni … guerra delle droghe, erradicazione, industrializzazione con fini di arricchimento individuale … etc …

La felicità ed il succeso dei Popoli andini e del Pianeta Terra dipendono … solo ed unicamente … dal sacro rispetto verso tutto ciò che vive … e la Coca è uno dei simboli più sacri …

Guerre, conflitti, morti, povertà, infelicità radicano nel maltratttamento en el disprezzo verso la Vita che vive …

Forse anche i problema che scuotono Bolivia … Perù … tutta la Patria Grande ed il Pianeta … aspettano la propria soluzione dal rispetto per la Vita, che è dialogo, solidarietà, giustizia sociale, attenta cura del villaggio globale … e politica efficace e trasparente!!!

Sui paesi andini – e su Bolivia in particolare in questa congiuntura tanto favorevole e storica di un Governo ispirato al cambiamento ed al rispetto delle radici originarie – ¡¡¡volteggiano le benedizioni della Vita, anche sotto la forma sacra delle foglioline di Coca!!!

Tanti discorsi, tanti dibattiti, tanto cartaceo, tanto tempo perso … così facilmente si potrebbero riassumere nel ritornare alla “Coca sacra” … rispettarla, praticare i suoi rituali e … integrarla come parte del cibo quotidiano per tutta la popolazione … e … poco a poco arriveranno i prodotti, da una semplice cucina di casa … o da un gruppo popolare, senza tante esigenze, senza i milioni di dollari di “nessuno” …
... solo con “Lei” e l’amore della sua gente …

E … se ci sono imprenditori sconsiderati, capaci di chiamare “Cocaine” una bevanda, molto pericolosa per il suo contenuto di caffeina, con il solo fine del “business” … la cosa migliore sarebbe di non dare loro spazio nella stampa … lasciando che si annullino per il loro proprio peso … e che la maledizione della Coca verde … “mal usata e maltrattata” … ricada su di loro …


“La Coca è Sovranità assoluta” … senza nessunissima condizione.











Las drogas … legales … ilegales … y naturales (plantas-drogas) en todo el mundo se han convertido en un tema conflictivo y muy alborotado … Opiniones en favor y en contra, desde las diferentes ópticas del Norte y del Sur … echan leña al fuego de un debate que no parece tener salida de su túnel …

Sin embargo, con el debido respeto hacia todo lo que vive y que puede ser fuente de alegría o de dolor, de felicidad o infelicidad, desde mi experiencia, en carne propia, personal, humana, social, médica y política, la Coca verde de los Andes se ubica dentro de un contexto totalmente suyo …”único, mágico, sagrado … promisorio y esperanzador”.

“Ella” guía sus caminos, lleva en sí sus soluciones … está lista a derramar sus bendiciones, tan pronto como se acaben las barbaridades crueles que se perpetran en contra de Ella desde décadas … guerra de drogas, erradicación, industrialización pa’ enriquecimiento individual … ecc …

La felicidad y el éxito de los Pueblos andinos y del Planeta Tierra dependen … sólo y únicamente … del respeto sagrado hacia todo lo que vive …y la Coca es uno de los símbolos más sagrados …

Guerras, conflictos, muertes, pobreza, infelicidad arraigan en el maltrato y desprecio hacia la Vida que vive …

¡¡¡Quizás que también los problemas que afectan a Bolivia … a Perú … a toda la Patria Grande y al Planeta … esperen su solución en el respeto de la Vida, que es diálogo, solidaridad, justicia social, cuidado de la aldea global … y política eficaz y transparente!!!

Sobre los países andinos – y sobre Bolivia especialmente en esta coyuntura tan histórica de un Gobierno inspirado al cambio y al respeto de las raíces originarias – ¡¡¡volotean las bendiciones de la Vida, también en la forma sagrada de las hojitas de Coca!!!

Tanto palabreo, tantos debates, tantos papeleo, tanto tiempo perdido … tan fácil se puede resumir en retomar la “Coca sagrada” … respetarla, practicar sus rituales y … hacerla parte de la comida de cada día para toda la población … y … poco a poco saldrán los productos, desde una sencilla cocina hogareña … o desde un gremio popular, sin tantas exigencias, sin los millones de dólares de nadie …
... sólo de "Ella" y del amor de su gente …

Y … si hay empresarios sinvergüenza que son capaces de llamar “Cocaine” una bebida, muy peligrosa por su contenido de cafeína, sólo para su propio negocio … lo mejor sería ni darle espacio en la prensa … dejar que desinflen por sí solitos … y que la maldición de la Coca verde … “malusada y maltratada” … recaiga sobre ellos …

“La Coca es Soberanía absoluta” … sin ningunísima condición.









“Drugs” … legal … illegal … and natural (plants-drugs) all over the world have become a very moved and controversial issue … Opinions in favor and opposite, from the different points of view of North and South … keep feeding the fire of a debate, apparently without an exit …

Anyhow, with the due respect towards all the living being, potencial sources of joy or sorrow, of happiness or unhappiness, from my own individual, human, social, medical and political experience, the green Coca of the Andes located Herself within a context totally specific …”unique, magic, sacred … filled with promises and hope”.

“She” leads her paths, carrying within Herself her solutions … She is ready to spread her blessings, as soon as all the cruel crimes perpetrated against Her over such a long time will end up … the war on drugs, erradication, industrialization for individual business … etc …

The happiness and success of the andean people and the Planet Earth will depend … only and uniquely … upon the sacred respect towards all the living beings …and Coca stands among the most sacred symbols …

War, conflicts, deaths, poverty, unhappiness are rooted into the negative attitudes and disvalue towards all the living Life …

!!!Maybe also the problems affecting Bolivia … Perú … and all the “Patria Grande” (Great Nation) and the Planet … will look for their solution in the respect of Life, which means dialogue, solidarity, social justice, care towards the global village … and a transparent and effective politics!!!

Over the andean countries – and over Bolivia specially in this so historical opportunity of a Government inspired by the changes and the respect of the ancestral roots – are pouring the blessings of Life, also under the sacred aspect of the little leaves of Coca!!!

So many talks, so many debates, so many papers, so much lost time … in such an easy way could be resumed by turning back to the “sacred Coca” … by respecting Her, by practicing her rituals and … integrating Her as a component of the daily alimentation for all the population … and … little by little the products as well will show up, from a simple home kitchen … or from a trade union’s plateform, without too many requirements, without the millons of dollars of differente donnors … only from Her and the love of her people …

And … if there are some irresponsable business men, able to name as “Cocaine” a drink very dangerous for its content of caffeine … and doing that only for their own business … the best will just be to leave them alone, without a coverage by the medias … so to let them crush down on their own … and the malediction of the green Coca … “badly used and dealt with” … will fall on them …

“Coca is absolute Sovereignity” … with no conditions at all.

30. "LA PRENSA", 15 NOV 2006 ... QUOTIDIANO DI BOLIVIA ... DIARIO DE BOLIVIA ... NEWSPAPER OF BOLIVIA ... ...











Nueva York è ill mercato di questa bevanda energizzanteNegli USA si vende "Cocaine" come“alternativa legale”
Marketing: nel poster della bevanda spicca il suo nome polemico.

I consumatori di New York, Stati Uniti, hanno a loro disposizione una bevanda chiamata “Cocaine”, “cocaína” in spagnolo, che viene pubblicizzata come “l'alternativa legale” e che ha scatenato polemica tra i legislatori di questo paese. In ottobre, diversi siti della rete Internet riportano l'apparizione della bevanda sul mercato di New York, Los Angeles e San Diego. Il prodotto fu creato dall'impresa Redux Berages della California e Jaime Kirby. La bevanda è simile al Red Bull, che si consuma nel paese, nonostante contenga fino a tre volte più caffeina. La pagina Notimex, agenzia di notizie messicana, informa que “i politici (degli USA) si sono messi le mani nei capelli ed hanno denunciato la messa in vendita di questo nuovo prodotto (...). I legislatori democratici criticano il fatto che il nome possa indurre a confusione e denunciano che si stia pubblicizzando tra gli adolescenti una sostanza illegale come la cocaina”. Il legislatore del Queens, James Sanders, per esempio, ha dichiarato che "ci sono solo due ragioni possibili per usare questo infame nome per commercializare una bevanda: o ignori gli orrori della dipendenza da cocaina o tu Dio è il dollaro e neppure la vita delle persone è piu sacra del denaro".Uno dei proprietari dell'impresa che la vende ha dichiarato che il nome del prodotto è stato scelto appositamente. sapendo che “avrebbe dato adito a polemica, però la polemica vende". Gli articoli “Cocaine” si vendono in lattine della dimensione di un telefonino e di colore rosso. Il medico Eduardo Chávez spiegó che la caffeina, in dosi “normali”, provoca una stimulazione del sistema ghiandolare che fà secernere noradrenalina, che stimola le funzioni, soprattutto del cuore, e l'acetilcolina. L'equilibrio è l'ideale per l'essere umano, però “se si stimola eccesivamente (l'organismo) le conseguenze sono imprevedibili; una sostanza che può essere energizzante si può trasformare in nociva”. Gli energizzanti non contengono proteine, grassi e carboidrati, che sono presenti nella frutta e negli altri alimenti, per produrre, a partire da essi, energia, ma (contengono) caffeina in alte quantità che in tempi brevi e mediani ripercuotono in forma negativa sui consumatori; inoltre aumentano la pressione arteriosa e possono provocare attacchi (cardiaci); non contengono nessun nutriente, ma solo stimulanti.

I legislatori degli USA hanno sollecitato un'investigazione sulla sicurezza di “Cocaíne”.
Tuttavia in questo paese, gli energizzanti sono supplementi dietetici.
Non sono “alimenti” ed esulano dalla rigida normativa su questo articolo.
La bevanda si vende a New York, San Diego e Los Angeles, California.
Il prodotto è stato lanciato sul mercato il 24 ottobre ed ha scatenato polemica.
Contiene tre volte più caffeina di un comune energizzante.








Nueva York es el mercado de esta bebida energizanteEn EEUU venden "Cocaine" como “alternativa legal”
Marketing: en el afiche de la bebida destaca su nombre polémico.

Los consumidores en Nueva York, Estados Unidos, tienen a su disposición una bebida llamada “Cocaine”, “cocaína” en castellano, que se promociona como “la alternativa legal” y que ha causado polémica entre los legisladores de ese país.En octubre, varios portales de la red Internet refieren la aparición del refresco en el mercado de Nueva York, Los Ángeles y San Diego. El producto fue creado por la empresa Redux Berages de California y Jaime Kirby.La bebida es similar al Red Bull, que se consume en el país, aunque contiene hasta tres veces más cantidad de cafeína. La página Notimex, agencia de noticias mexicana, informa que “los políticos (de EEUU) se han echado las manos a la cabeza y han denunciado la puesta en venta de este nuevo producto (...). Los legisladores demócratas critican que el nombre pueda inducir a confusión y denuncian que se esté publicitando entre los adolescentes una sustancia ilegal como la cocaína”. El legislador por Queens, James Sanders, por ejemplo, dijo que "sólo hay dos razones posibles para usar este infame nombre para comercializar una bebida: o eres un ignorante de los horrores de la adicción a la cocaína o tu Dios es el dólar y ni siquiera la vida de personas es más sagrada que los billetes".Uno de los dueños de la empresa que la vende dijo que el nombre del producto fue elegido deliberadamente a sabiendas de que “iba a ser polémico, pero la polémica vende".Los efectos “Cocaine” se vende en latas del tamaño de un teléfono celular y de color rojo. El médico Eduardo Chávez explicó que la cafeína, en dosis “normales”, provoca una estimulación al sistema glandular que hace segregar noradrenalina, que estimula las funciones, sobretodo del corazón, y la acetilcolina. El equilibrio es lo ideal para un ser humano, pero “si se estimula en forma excesiva (el organismo), las consecuencias son imprevisibles; una sustancia energizante se puede transformar en nociva”. Los energizantes no poseen proteínas, grasas y carbohidratos que son presentes en las frutas y otros alimentos para producir, a partir de ellos, energía, sino (contienen) cafeína en altas cantidades que en el mediano y en el corto plazo repercuten de manera negativa sobre los consumidores; además elevan la presión arterial y pueden provocar ataques, no conteniendo ningún nutriente, más bien estimulantes.

Los legisladores de EEUU pidieron investigar sobre la seguridad de “Cocaíne”.
Pero en ese país, los energizantes son suplementos dietéticos.
No son “alimentos” y están fuera de la estricta normatividad sobre este rubro. La bebida se vende en Nueva York, San Diego y Los Ángeles, California.
El producto salió al mercado el 24 de octubre y ha causado polémica.
Contiene tres veces más cafeína que un energizante común.







New York is the market of this energizing drinkIn the USA "Cocaine" is on sale as “a legal alternative
Marketing: in the poster of the drink its controversial name is enphazised.


The consumers of New York, United States, have at hand a drink called “Cocaine”, “cocaína” in spanish, marketed as “a legal alternative” which has triggered a controversial among the laws makers of this country. Last october, several websites in Internet report the availability of the new drink in the market of New York, Los Angeles and San Diego. The product was created by the enterprise Redux Berages of California and Jaime Kirby. The drink is similar to the Red Bull, consumed in the country país, despite its content of three times more caffeine. The website Notimex, mexicane news agency, informs that “the politicians (of USA) have driven craizy and have denounced the sale of this new product (...). The democratic law-makers raise the question that the name could take to a confusion and denounce that an illegal substance, as cocaine, is marketed among the adolescents”. The law-maker for Queens, James Sanders, for instance, declared that "there are only two possible reasons to justify this criminal name for marketing a drink: either you are an ignorant about the horrors of addiction to cocaine or your God is the dollar and nothing is more sacred than the green bill, not even the human life".One of the owners of the enterprise selling it (the new drink) stated that the name of the product was chosen rightly because it was going to be controversial, and so bringing sales". The items "Cocaine” are sold in a red color, mobile phone sized, can. The medical doctor Eduardo Chávez explained that caffeina, in "regualr" dosis, acts as a stimulant of the glands system which produces noradrenaline, stimulating especially the heart function, and (it produces) acetylcoline. The balance is the best for a human being, but “an overstimulation (of the organism) may lead to impredictable consecuencies: an energizing substance may become dangerous”. The energizers don't contain proteins, fat and carbohydrates, as fruit and other aliments, in order to generate energy from them, but caffeine in great amount, which in mid and short term may negatively affect the consumers. They increase the blood pressure and may cause (heart) attacks; they don't contain any aliment, but only stimulant.

The law-makers of USA requested an investigation about the safety of “Cocaíne”.
Anyhow, in this country, the energizer are diet integrators.
They are not “aliments” and remain out of the severe reggulation about this item. The drink is sold in New York, San Diego andy Los Angeles, California.
The product appear on the market on 24th october and became controversial.
It contains three times more caffeine than a commun energizer.

29. COMMENTO A ... COMENTARIO SOBRE ... COMMENT ABOUT ... "LA RAZÓN", 11 NOV 2006











La Coca è patrimonio culturale del mondo andino, nucleo centrale della sua Cosmovisione.
Come pianta sacra da 5000, La Coca verde delle Ande merita rispetto e valorizzazione in tutte le sue sfaccettature e potenzialità benefiche, avvallate dalle attuali conoscenze scientifiche, per il bene del Pianeta Terra.
La sovranità dei Popoli e delle Nazioni e la sacralità delle Culture sono ragioni buone e sufficienti, per allontanare qualunque interferenza ed influenza, estranee al contesto culturale, sociale e politico dei Popoli e delle Nazioni.
"La Coca sempre sarà a fianco della sua gente, di chi crede in Lei ...
e sarà conforto e soluzione, nonostante qualunque ostacolo"





La Coca es patrimonio cultural del mundo andino, núcleo central de su Cosmovisión.




Como planta sagrada desde 5000 años, merece respeto y valoración en todas sus múltiples facetas y potencialidades benéficas, comprobadas por los conocimientos científicos, por el bien del Planeta Tierra.
La soberanía de los Pueblos y de las Naciones y lo sagrado de las Culturas son razones buenas y suficientes, para alejar cualquier interferencia e influencia, ajenas al contexto cultural, social y político de los Pueblos y las Naciones.
"La Coca siempre estará a lado de su gente, de quienes creen en Ella ...
y será consuelo y solución a pesar de cualquier obstáculo"






Coca is a cultural patrimony of the andean world, the very core of its Cosmovision.



As a sacred plant since 5000 years, She deserves respect and value about her multifacetic reality and her potentialities, proved by the scientific knowledges, beneficial for all the Planet Earth.

The sovereignity of Peoples and Nations and the sacrality of Cultures are reasons good enough, to keep away any interference and influence, incompatible with the cultural, social and political context of Peoples and Nations.
"Coca will always stand at side of her people, of anybody faithful to Her ...

and She will be confort and solution, despite any obstacle"

13 novembre 2006

28. "LA RAZÓN", 11 NOV 2006 ... QUOTIDIANO DI BOLIVIA ... DIARIO DE BOLIVIA ... NEWSPAPER OF BOLIVIA










USA si oppone all'industrializzazione della coca
Neppure come dentifricio, shampoo, alimento o liquore. L'ha dichiarato la Sottosegretaria per gli Affari Narcotici del governo di Bush. La strategia boliviana di depenalizzazione della foglia tiene la chiamata industrializzazione come suo asse principale.

Una funzionaria del Dipartimento di Stato degli USA ha avvertito che il suo paese si oppone alla vendita di prodotti derivati dalla coca. Il governo di Evo Morales tiene la chiamata industrializzazione della foglia come pilastro essenziale della strategia per la sua depenalizzazione.
Così lo assicurò la vicesegretaria aggiunta per gli Affari Narcotici Internazionali e Applicazione della Legge, Christy McCampbell, in dichiarazioni ad una rivista del servizio di notizie del Dipartamento di Stato.
La funzionaria affermò che il suo paese si oppone alla “commercializzazione” in Bolivia del raccolto di foglia di coca, permettendo che il principale ingrediente della cocaina si venda per uso del consumatore in beni derivati della coca, tali come prodotti medicinali, dentifrici, shampoo, liquori ed alimenti.
Il piano della coca del governo di Evo Morales si basa sull'industrializzazione, come pilastro essenziale della strategia per toglierla dalla lista di sostanze controllate dell' Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Un mese fà, nel Chapare, Morales annunciò che Venezuela appoggerà con un millione di dollari la implementazione di due impianti di industrializzazione, uno nel Chapare e un'altro in Yungas.
Campbell ha detto che Bolivia sta “lavorando un poco per l'erradicazione delle droghe illegali” e “realizzando un buon lavoro” nell'interdizione. Però ha aggiunto che gli USA non appoggiano “nessun tipo di commercializzazione di coca nè ora nè mai”, perchè “se si coltiva coca, questo significa che c'è più cocaina per le strade; c'è una sola cosa specíficamente necessaria per fabbricare cocaina e questa è la foglia di coca”.
La funzionaria, che guiderà una delegazione del Dipartamento di Stato a una riunione antinarcotici convocata dall'Organizzazione degli Stati Americani (OEA) dal 29 novembre al 1 dicembre a Santa Cruz, Bolivia, ha dichiarato che il suo paese rispetta le tradizioni culturali e religiose del popolo di Bolivia per l'uso della Coca ed ha accettado quello che si chiama la eccezione del “cato” (una misura agraria), “con la quale Morales permette la coltivazione legale della coca in piccole quantità in determinate zone del paese”.
Spiegò che l'eccezione del cato significa che si permette coltivare foglia di coca per un 'estensione inferiore a 12.000 acri nel paese (la quantità stipulata nella Legge 1008, senza considerare i 3.200 extras, che ottennero i cocaleros del Chapare in un accordo con l'ex presidente Carlos Mesa e che ora il governo di Morales ha esteso anche a Yungas) per gli usi tradizionali come le tisane e i rituali indigeni. Aggiunse che gli Stati Uniti e Bolivia negoziano l'eliminazione dell'eccezione, “però questo non è ancora definitivo. Stiamo cercando di trovare un punto in comune in modo che i due paesi possano lavorare insieme”.
La funzionaria dichiarò che dopo aver visitato vari paesi in America Latina “posso dire” che Argentina, Brasile, Perù e Colombia “sono molto preoccupati" per la coltivazione della coca in Bolivia.
“Bolivia deve continuare erradicando una certa quantità di acri di coltivazioni di coca illegale, particolarmente nelle regioni produttrici di coca del Chapare e Yungas. Gli Stati Uniti stanno lavorando con Bolivia per “decidere il numero” di acri di coca che devono essere erradicati. Bolivia, segnalò, ha già raggiunto l'obiettivo del 2006, di erradicare 5.000 acri di coca.
Gli Stati Uniti, dichiarò, desiderano che Bolivia “abbia tutte le opportunità di collaborare in modo bilaterale e nella regione per ridurre la disponibilità della cocaina e della materia prima necessaria per el traffico di cocaina”.
La presenza di un paese nella lista, sostenne, non è necessariamente un riflesso negativo degli sforzi antinarcotici del suo governo o del suo livello di cooperazione con gli USA. Tuttavia, un paese che dimostri mancanza di interesse o un rifiuto evidente ad adempiere gli obblighi delle convenzioni antinarcotici, può essere designato come “paese che ha fallito visibilmente” ed essere oggetto di sanzioni, “che implichino el ritiro degli aiuti statunitensi”. Si può anche dichiarare che un paese “ha fallito visibilmente”, però concedere un'esenzione della sanzione se esite un interesse vitale degli USA per continuare gli aiuti.
Antecedenti
Fondamento •
Il presidente, Evo Morales, assicurò che l'industrializzazione della foglia di coca è un punto centrale nella sua politica antinarcotici.
Eccedentaria •
Ha pure ammesso che la coca eccedentaria è deviata all'attivita illegale del narcotraffico a causa della domanda di droghe presente, particolarmente negli Stati Uniti.
Cifre •
Un rapporto delle Nazioni Unite del 2005 informa dell'esistenza di 7.000 acri di coca nel Chapare e di 18.100 nella zona tradizionale di Yungas.
Mercato •
Il Governo ha ammesso di non conoscere il destino di 32 millioni di libre di foglia di coca prodotta nel tropico di Cochabamba.











EEUU se opone a que la coca sea industrializada
Ni como pasta dentífrica, champú, alimento o licor. Lo sostuvo la Subsecretaria para Asuntos de Narcóticos del gobierno de Bush. La estrategia boliviana de despenalización de la hoja tiene a la llamada industrialización como eje principal.

Una funcionaria del Departamento de Estado de EEUU advirtió que su país se opone a la venta de productos derivados de la coca. El gobierno de Evo Morales tiene a la llamada industrialización de la hoja como pilar esencial de la estrategia para su despenalización.
Así lo aseguró la vicesecretaria adjunta para Asuntos de Narcóticos Internacionales y Aplicación de la Ley, Christy McCampbell, en declaraciones a un boletín del servicio noticioso del Departamento de Estado.
La funcionaria afirmó que su país se opone a la “comercialización” en Bolivia de la cosecha de hoja de coca al permitir que el principal ingrediente de la cocaína se venda para uso del consumidor en bienes derivados de la coca, tales como productos medicinales, pasta dentífrica, champú, licores y alimentos.
El plan de la coca del gobierno de Evo Morales se basa en la industrialización, como pilar esencial de la estrategia para sacarla de la lista de sustancias controladas de la Organización de las Naciones Unidas (ONU). Hace un mes, en el Chapare, Morales anunció que Venezuela apoyará con un millón de dólares para la conclusión de dos plantas de industrialización, una en el Chapare y otra en los Yungas.
Campbell dijo que Bolivia está “trabajando algo en la erradicación de drogas ilícitas” y “haciendo un buen trabajo” en la interdicción. Pero añadió que EEUU no apoya “ningún tipo de comercialización de coca y que nunca lo hará”, porque “si se cultiva coca, eso significa que hay más cocaína en las calles; hay una sola cosa específicamente necesaria para fabricar cocaína y esa cosa es la hoja de coca”.
La funcionaria, que encabezará una delegación del Departamento de Estado a una reunión antinarcóticos convocada por la Organización de los Estados Americanos (OEA) del 29 de noviembre al 1 de diciembre en Santa Cruz, Bolivia, dijo que su país respeta las tradiciones culturales y religiosas del pueblo de Bolivia para el uso de la coca y ha aceptado lo que se llama la excepción del “cato” (una medida agraria), “por la que Morales permite el cultivo legal de coca en pequeñas cantidades en determinadas zonas del país”.
Explicó que la excepción del cato significa que se permite cultivar hoja de coca en menos de 12.000 hectáreas del país (la cantidad estipulada en la Ley 1008, sin tomar en cuenta las 3.200 extras, que lograron los cocaleros del Chapare en un acuerdo con el ex presidente Carlos Mesa y que ahora el gobierno de Morales extendió también para los Yungas) para usos tradicionales como las infusiones y para rituales indígenas. Añadió que Estados Unidos y Bolivia negocian la eliminación de la excepción, “pero esto no es definitivo todavía. Estamos intentando encontrar un punto en común para que los dos países puedan trabajar juntos”.
La funcionaria dijo que luego de visitar varios países en América Latina “puedo decir” que Argentina, Brasil, Perú y Colombia “están muy preocupados” por el cultivo de la coca en Bolivia.
“Bolivia debe continuar erradicando cierta cantidad de hectáreas de cultivos de coca ilícitos, particularmente en las regiones productoras de coca del Chapare y los Yungas. Estados Unidos está trabajando con Bolivia para “decidir el número” de hectáreas de coca que deben ser erradicadas. Bolivia, señaló, ya ha cumplido con las metas del 2006, de erradicar 5.000 hectáreas de coca.
Estados Unidos, dijo, desea que Bolivia “tenga todas las oportunidades de colaborar de modo bilateral y en la región para reducir la disponibilidad de la cocaína y las materias primas necesarias para el tráfico de cocaína”.
La presencia de un país en la lista, sostuvo, no es necesariamente un reflejo negativo de los esfuerzos antinarcóticos de su gobierno o de su nivel de cooperación con EEUU. Pero, un país que demuestre falta de interés o un rechazo evidente a cumplir las obligaciones de las convenciones antinarcóticos, puede ser designado como “país que fracasó visiblemente” y ser objeto de sanciones, “que impliquen la retirada de la ayuda estadounidense”. También se puede designar a un país que “fracasó visiblemente”, pero otorgarle una exención de la sanción si hay un interés vital de EEUU para continuar la ayuda.
Antecedentes
Pilar •
El presidente, Evo Morales, aseguró que la industrialización de la hoja de coca es central en su política antinarcóticos.
Excedente •
También reconoció que la coca excedentaria es desviada a la actividad ilícita del narcotráfico a causa de la demanda de drogas presente, particularmente en los Estados Unidos.
Cifras •
Un informe de Naciones Unidas del 2005 da cuenta de la existencia de 7.000 hectáreas de coca en el Chapare y de 18.100 en la zona tradicional de Yungas.
Mercado •
El Gobierno reconoció que no conoce el destino de 32 millones de libras de hoja de coca producida en el trópico de Cochabamba.











USA against the industrialization of coca
Not even accepted as a dental paste, shampoo, food or liquor. That was declared by the Bush government's Subsecretary for the Narcotics' Affairs. The bolivian strategy for the despenalization of the leaf is based on the so called industrialization as the main point.

An officer of the USA State's Department notified that his country is against the sale of products made with coca. The government of Evo Morales maintains the so called industrialization of coca leaf as the essential point for the stratgey of its despenalization.
That was the declaration of the vicesecretary for Narcotics International Affairs and Application of the Law, Christy McCampbell, while declaring to an infos' bulletin of the State's Department.
The officer declared that her country stands against the “commercialization” in Bolivia of the harvest of coca leaves, allowing that the main ingredient of cocaine is sold for consumers' use in products made out of coca, such as medicines, tooth paste, shampoo, liquors and food.
The plan for coca of the government of Evo Morales is based on the industrialization, as the essential point of the strategy to take it out of the UN controlled substances' list. A month ago, in Chapare, Morales announced that Venezuela will support with one millon dollars the implementation of two engines for industrialization, one in Chapare and the other one in Yungas.
Campbell stated that Bolivia is “working something in the elimination of illegal drugs” and “doing a good job" about interdiction. Anyhow, she added that USA do not support “any kind of commercialization of coca and they will never do”, because “cultivating coca crops means that there's more cocaine in the streets; there is only one item specifically required to produce cocaine and it's coca leaf”.
The officer, who will lead a delegation of the USA States' Department to an antinarcotics meeting call by the Organization of the American States (OEA) from november 29th to december 1st in Santa Cruz de la Sierra
, Bolivia, stated that her country respects the cultural and religious traditions of the bolivian people about the use of coca and also accepted the so called exception of “cato” (a field measure), “through which Morales allows the legal crops of coca in small amounts in specific areas of the country”.
She explained that the exception of "cato"

 means that it's allowed to grow coca in less than 12.000 acres in the country (the amount established in the Law 1008, without considering the extra 3.200 acres, achieved by the coca growers of Chapare in agreement with the ex president Carlos Mesa and now extended also to Yungas by the government of Morales) for traditional use, such as infusions and andean rituals. She added that the United States and Bolivia are negotiating the elimination of the exception, “but it is not clear yet. We are working about finding a commun point, in order to enable both countries to work together”.
The officer stated thet after visiting several countries in Latinamerica “I can state” that Argentina, Brazil, Peru and Colombia “do worry very much” about the coca crops in Bolivia.
“Bolivia must go on in eliminating a certain amount of acres of illegal coca crops, particularly in the coca growing areas of Chapare and Yungas. The United States are working with Bolivia in order "to decide the amount" of acres of coca to be eliminated. Bolivia, she stated, has already accomplished the 2006 goal, to eliminate 5.000 acres of coca.
The United States, she stated, wish that Bolivia “get all the opportunities to bilateral cooperation and in the region to reduce the availability of cocaine and the raw materials requireds for the narcotrading of cocaine”.
The presence of a country in the list, she stated, does not really mean a negative evaluation of the antinarcotics intents of its government or its level of cooperation with USA. Anyhow, a country showing a lack of interest or a clear negative in fulfilling the obbligations of the antinarcotics agreements, may be declared as “a country clearly failing” becoming sanctionned, “including the withdrawing of the USA aid”. A country can be declared "clearly failed", but not submitted to a sanction if there is a vital USA interest to keep on the aid.
Back up
Base •
The president, Evo Morales, confirmed that the industrialization of coca leaf is the main point within his antinarcotics polícy.
Excedentary •
He also admitted that the excedentary coca is turned out to the illegal business of the narcotrading because of the actual demand of drugs, particularly in the United States.
Numbers •
A 2005 United Nations report informs about the existence of 7.000 acres of coca in Chapare and 18.100 in the traditional area of Yungas.Market •
The Government confessed that there is no information about the destination of thirty two millions of pounds of coca leaves; grown in the tropical region of Cochabamba.